Cloud Ibrido vs Multi-Cloud. Qual è la scelta giusta per la tua PMI?

Cloud Ibrido vs Multi-Cloud. Qual è la scelta giusta per la tua PMI?

Mar 13, 2025

Cloudsome Pulse

Cloud Ibrido o Multi-Cloud
Cloud Ibrido o Multi-Cloud

Il cloud computing è in continua evoluzione e il 2025 si prospetta come un anno di crescita esponenziale per l'adozione di soluzioni cloud avanzate. Le aziende stanno accelerando la digitalizzazione per migliorare efficienza e competitività, con un forte focus su sicurezza, scalabilità e ottimizzazione dei costi. 

Secondo l'Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, il 60% delle grandi aziende italiane adotta già un approccio multi-cloud, mentre nelle PMI l'uso del cloud ibrido è cresciuto del 21%.  Entrambi offrono vantaggi significativi, ma comportano anche sfide specifiche che richiedono un'attenta valutazione da parte delle aziende. La scelta tra questi due modelli dipende da diversi fattori, tra cui le esigenze operative, il budget disponibile e il livello di controllo richiesto sulle infrastrutture IT. 

Inoltre, il cloud computing è ormai un pilastro della trasformazione digitale anche per le PMI, ma scegliere il giusto modello di adozione non è sempre semplice. Meglio affidarsi a un cloud ibrido, che combina risorse on-premise e servizi cloud pubblici, oppure puntare su una strategia multi-cloud, distribuendo i carichi di lavoro su più provider? 

A prima vista, entrambe le opzioni sembrano valide, ma la realtà è più complessa. Per molte PMI, il multi-cloud rischia di essere più una chimera che una reale opportunità. D'altro canto, legarsi a un unico provider cloud potrebbe rappresentare un vincolo costoso e rischioso. 

E se la vera domanda non fosse "Quale cloud scegliere?" ma piuttosto "Come posso eseguire le mie applicazioni senza preoccuparmi dell'infrastruttura sottostante?"

Vediamo come cambiare prospettiva e trovare la soluzione più efficace. 

Cosa significa Cloud Ibrido? 

Il cloud ibrido è un modello che combina risorse on-premise con servizi cloud pubblici. È spesso scelto dalle aziende che: 

  • Hanno già investito in server fisici e vogliono sfruttarli ancora. 

  • Devono rispettare normative di sicurezza e compliance su dati sensibili. 

  • Vogliono una transizione graduale al cloud senza spostare tutto in una volta. 

Esempio: Un’azienda manifatturiera potrebbe mantenere il proprio ERP on-premise per ragioni di sicurezza e conformità, mentre utilizza il cloud pubblico per strumenti di collaboration e posta elettronica. Questo approccio consente di modernizzare gradualmente l'infrastruttura IT senza interrompere le operazioni aziendali. 

Vantaggi

  • Maggiore controllo sui dati sensibili e regolamentati.

  • Possibilità di sfruttare l'hardware esistente per ridurre i costi iniziali. 

  • Maggiore controllo su dati e applicazioni critiche. 

  • Permette una transizione graduale verso il cloud. 

Svantaggi

  • Complessità nella gestione dell'integrazione tra on-premise e cloud. 

  • Costi operativi elevati per il mantenimento dell'infrastruttura locale. 

  • Scalabilità limitata rispetto al cloud pubblico puro. 

  • Può richiedere competenze IT avanzate per la gestione della doppia infrastruttura.


Cos’è il Multi-Cloud

Il multi-cloud si basa sull’uso di più provider cloud (AWS, Azure, Google Cloud, ecc.) per distribuire applicazioni e dati. I vantaggi teorici di questo approccio includono: 

  • Evitare il vendor lock-in, mantenendo flessibilità nella scelta dei servizi. 

  • Ottimizzazione dei costi, scegliendo il provider più conveniente per ogni esigenza. 

  • Maggiore resilienza, riducendo il rischio di dipendenza da un singolo fornitore. 

Esempio: Un e-commerce potrebbe usare AWS per l’hosting dei dati, Azure per l’analisi avanzata e Google Cloud per le funzionalità di machine learning.  In questo modo si otterrebbe una scalabilità ottimale, riducendo i tempi di risposta del 30% e migliorando la sicurezza dei dati. Questa strategia permetterebbe di evitare il vendor lock-in e di scegliere le migliori soluzioni offerte da ogni provider. 

Vantaggi

  • Maggiore flessibilità nella scelta dei servizi cloud. 

  • Evita il vendor lock-in riducendo la dipendenza da un singolo fornitore. 

  • Ottimizzazione dei costi scegliendo il provider più conveniente per ogni servizio. 

  • Ridondanza e resilienza migliorate grazie alla distribuzione dei carichi di lavoro. 

Svantaggi

  • Complessità nella gestione di più provider cloud. 

  • Costi operativi elevati se non gestito correttamente. 

  • Necessita strumenti di orchestrazione avanzati per un'efficace governance.

  • Possibili problemi di interoperabilità tra diversi provider. 

Quale modello scegliere? 

Non esiste una soluzione unica per tutte le PMI. Ma soprattutto, è questa la giusta prospettiva? 

La scelta tra cloud ibrido e multi-cloud non solo può dipendere dalle specifiche esigenze aziendali e dalle strategie che si intendono adottare ma anche dalle capacità che ha un’azienda di dominare le tecnologie sottostanti. Un altro fattore da considerare è la governance IT: le PMI devono valutare strumenti di gestione, sicurezza e compliance che supportino la loro scelta strategica e riducano la complessità operativa. 

Innanzitutto, il Multi-Cloud è davvero fattibile per una PMI? 

Sulla carta, l’idea di distribuire i workload su più cloud è affascinante. Tuttavia, la realtà per le PMI è diversa:  

  • Gestire più cloud è complesso e costoso, richiede competenze avanzate e strumenti di orchestrazione.  

  • I costi operativi possono lievitare, se non si dispone di un’adeguata strategia di governance.  

  • Interoperabilità e sicurezza possono essere problematiche, rendendo difficile gestire identità e accessi in modo coerente. 

Risultato? Si parla di multi-cloud ma molte PMI finiscono per rimanere vincolate a un unico cloud provider, nonostante i rischi di dipendenza. 

Serve un cambio di prospettiva: il focus deve essere sul Deployment, non sull’Infrastruttura 

Se il multi-cloud è complesso, il cloud ibrido vincolante e il vendor lock-in rischioso, esiste un’alternativa? Sì, spostare l’attenzione dal cloud all’esecuzione delle applicazioni. Invece di decidere a priori su quale infrastruttura appoggiarsi, le aziende dovrebbero chiedersi: come posso rilasciare le mie applicazioni nel modo più efficace, senza preoccuparmi del cloud sottostante? 

Una soluzione di deployment agnostica permette di: 

  • Distribuire le applicazioni in base alle esigenze del business, senza vincolarsi a un cloud specifico. 

  • Mantenere flessibilità totale, scegliendo di volta in volta il miglior provider. 

  • Evitare i rischi del vendor lock-in, con la libertà di migrare facilmente se necessario. 

  • Semplificare la gestione dell’infrastruttura, eliminando la necessità di orchestrare manualmente più ambienti ibridi e cloud. 

Ma cosa significa "deployment agnostico" in termini pratici?

Significa utilizzare tecnologie come la containerizzazione e l'orchestrazione per creare applicazioni che possono essere eseguite su qualsiasi infrastruttura cloud senza modifiche. Immagina di poter spostare la tua applicazione da AWS a un cloud privato senza dover riscrivere codice o riconfigurare tutto. Questo è ciò che un deployment agnostico ti permette di fare. 

Verso un Hybrid Multi-Cloud: la strada più intelligente per le PMI 

Quindi per le PMI, la soluzione ottimale non è scegliere tra cloud ibrido e multi-cloud, ma adottare una strategia di deployment agnostica, che consenta di poter non scegliere, o meglio scegliere l’infrastruttura più adatta alla propria applicazione di business senza doversi preoccupare della complessità sottesa. Questo abilita un modello hybrid multi-cloud che consente di:  

  • Mantenere il controllo su dati e applicazioni critiche (come nel cloud ibrido). 

  • Avere la libertà di sfruttare diversi provider (come nel multi-cloud), ma senza la complessità di gestirli direttamente.  

  • Semplificare la gestione grazie a strumenti che automatizzano il deployment e l’orchestrazione. 

Come percorrere questa strada 

Adottare una strategia hybrid multi-cloud senza strumenti adeguati può essere difficile. Ecco dove entrano in gioco soluzioni di deployment intelligenti. 

Ad esempio, Cloudsome permette di deployare applicazioni in modo indipendente dall’infrastruttura, senza preoccuparsi di quale cloud provider venga utilizzato. Questo significa che puoi concentrarti su ciò che conta davvero: far girare le tue applicazioni nel modo più efficace possibile. 

Se oggi dovessi cambiare cloud provider, quanto sarebbe complicato per la tua azienda? Se la risposta è "troppo", allora è il momento di pensare a una strategia hybrid multi-cloud semplificata.

Se fossi interessato fissa un appuntamento con i nostri esperti che potranno consigliarti sulla strada migliore da intraprendere.


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